"Dopo il 1933, Soldati abbandona completamente la pittura figurativa e passa ad uno stile di sottile geometria pura. Le suggestioni sono diverse, soprattutto Mondrian, ma anche Kandinsky. (...) ...in Soldati sembra esserci stato sempre un desiderio di chiarezza e d'ordine (...), in lui il movimeto si solidifica in uno spazio statico e perciò più sentita appare l'influenza di Mondrian, la cui pittura era pur sempre una conseguenza del cubismo e quindi più vicina alle origini di Soldati.
Perchè, sia ben chiaro, Soldati non giunge al momento dell'astrazione concreta assoluta per un semplice desiderio di modernizzare la sua visione, per inserirsi a tutti i costi in un clima più 'europeo', ma per un'evoluzione logica delle premesse post-cubiste degli anni precedenti, tanto che ancora in molti dipinti di questo periodo troviamo elementi che esulano da una visione rigidamente neo-plastica, e ricordano piuttosto quesgli arricchimenti cromatici e materiali di cui si serviva Picasso all'epoca del Cubismo sintetico, e la pittura sembra, a volte, persino imitare il collage".
Nello Ponente,
Atanasio Soldati, in 'Commentari', anno V, n. 1, pp. 61-62
“After 1933, Soldati completely abandons figurative painting and moves on to a style of subtle pure geometry. The suggestions are different, especially Mondrian, but also Kandinsky. (...) ... in Soldati there seems to have always been a desire for clarity and order (...), in him the movement is solidified in a static space and therefore Mondrian's influence appears more felt, whose painting was nonetheless a consequence of Cubism and therefore closer to Soldati's origins.
Why, to be clear, Soldati does not reach the moment of absolute abstraction by a simple desire to modernize his vision, to fit at all costs in a more 'European' climate, but for a logical evolution of the post-cubist premises of the previous years, so much so that even in many paintings of this period we find elements that go beyond a rigidly neo-plastic vision, and rather recall the chromatic and material enrichments that Picasso used at the time of synthetic Cubism, and painting seems at times even imitating collage”