拍品 22
  • 22

LEONCILLO | Cespuglio

估價
100,000 - 150,000 EUR
Log in to view results
招標截止

描述

  • Cespuglio
  • ceramica smaltata policroma
  • cm 64,5x65x41,5
  • Eseguito nel 1957

來源

Collezione Rainer Zietz Londra
Ivi acquistato dal'attuale proprietario nel 1998

展覽

San Paolo del Brasile, IV Biennale, 1957
Roma, Galleria la Tartaruga, Leoncillo, 1957, n. 21, illustrato
Roma, Galleria L'Attico, Leoncillo, 1958, illustrato
Roma, Galleria Arco Farnese, Leoncillo, 1990, p. 54, n. 14, illustrato
Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art, Terra Incognita: Italy's Ceramic Revival, 2009

出版

Giorgio Falcidia, Leoncillo, Cinquanta Ceramisti Italiani, Milano 1957
Claudio Spadoni, Leoncillo, Roma 1983, p. 253, n. 75, illustrato
The Hockemeyer Collection. 20th Century Italian Ceramic Art, Monaco di Baviera 2009, pp. 108-109, illustrato a colori

拍品資料及來源

La massiccia scultura Cespuglio del 1957 è parte del ciclo di opere di Leoncillo avviato nel 1955 che segna il suo allontanamento dal precedente stile neo-cubista alla ricerca di nuove soluzioni al problema della forma, attingendo ai materiali, alla materia stessa e alle proprie emozioni. La transizione di Leoncillo da un trattamento figurativo ad uno informale della materia si basava inizialmente sull'osservazione del mondo botanico che, come sosteneva, gli offriva le "forme inattese della natura". Opere che traggono ispirazione dal mondo naturale come questo Cespuglio e, con titoli quali Albero, Fiori, sono state esposte per la prima volta in una mostra alla Galleria La Tartaruga a Roma nel 1957, conferendo a Leoncillo notevoli riconoscimenti dalla critica. Nella sua introduzione alla mostra del 1957, Leoncillo ha spiegato: "Ho realizzato foglie, cespugli e fiori perché rendeva più facile "vedere" le cose in un modo nuovo. Dopo farò cose meno naturali, quelle che mi turbano di più: perché noi non siamo naturali”. In effetti, questo ciclo di opere ispirate alla botanica, centrale alla prima ricerca di Leoncillo di una lingua informale che partiva dal materiale stesso e che era incentrata sull'esplorazione della propria immaginazione, fu seguita dall'esplorazione dell'artista di temi lirici come ‘Le ore dell'insonnia’, ‘Omen’ o ‘Al confine della notte’, consolidando ulteriormente il suo approccio unico, e rendendolo uno dei più grandi scultori informali di tutti i tempi.  
The massive sculpture Cespuglio (Bush) of 1957 is among Leoncillo’s cycle of works that began in 1955 which marked his departure from his earlier neo-cubist style in search for new solutions to the problem of form, drawing on materials, matter and his own emotions. Leconcillo’s transition from a figurative to an Informale treatment of his material initially relied heavily on the observation of the botanical world which, as he claimed, offered him the ‘unexpected forms of nature’ . Works that drew inspiration from the natural world such as this Cespuglio and, bearing titles such as Tree, Flowers and Shrub were first shown at an exhibition at the Galleria La Tartaruga in Rome in 1957, earning Leoncillo considerable critical acclaim. In his introduction to the 1957 exhibition, Leoncillo explained: “I have made leaves, bushes and flowers because it made it easier to “see” things in a new way. Afterwards I will make less natural things, those that trouble me most: because we are not natural”. Indeed, this circle of botanical inspired works central to Leoncillo’s first searching of an Informale language that departed from the material itself and centred on the exploration of his own imagination was followed by the artist’s exploration of lyrical themes such as ‘The hours of Insomnia’, ‘Omen’ or ‘At the Edge of the Night’, consolidating his unique approach even further, making him one of the greatest Informale sculptors of all time. 



Opera registrata presso la GAM-Archivio Leoncillo, Bologna, con il n. 1957/0319/CH01/ASI.
L'opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato da Enrico Mascelloni e sarà inclusa nel Catalogo Ragionato di prossima pubblicazione.