Lot 256
  • 256

Attribuito a Maria Giovanna Battista Clementi, detta Clementina Torino 1690-1761

Estimate
15,000 - 25,000 EUR
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Description

  • Maria Giovanna Battista Clementi, detta Clementina
  • Ritratto di Carlo Emanuele III (1701-1773), diciassettesimo Duca di Savoia e Re di Sardegna, un paesaggio montagnoso sul fondo
  • olio su tela, in una cornice intagliata e dorata

Provenance

Marco Datrino, Torre Canavese.

Catalogue Note

Conosciuta con lo pseudonimo di Clementina, Maria Giovanna Battista Clementi si formò sotto Martin Mytens II e conobbe un successo considerevole come pittrice. Fu la più importante ritrattista al tempo di Vittorio Amedeo II (1666-1732) e fu attiva alla corte di Savoia fino al 1755. Clementina dipinse svariati ritratti della famiglia reale, oltre a dipinti religiosi e nature morte per le loro residenze, tra cui il padiglione di caccia di Stupinigi.

Carlo Emanuele III divenne re di Sardegna quando il padre Vittorio Amedeo II abdicò il 3 Settembre 1730. Fu lui a nominare Claudio Francesco Beaumont quale primo pittore di Sua Maestà nel 1731 incaricandolo di decorare le residenze reali con cicli legati alla sua carriera militare. Nello stesso anno Carlo Emanuele creò una bottega di tessitura a Torino, con l'obiettivo di far eseguire arazzi traendoli dai disegni di Beaumont. Carlo Emanuele si avvalse del lavoro di Beaumont e di Clementina, come degli altri artisti da lui protetti, per promuovere la sua carriera politica e militare. Un Ritratto di Carlo Emanuele III di Clementina, raffigurante il re nella stessa posizione del ritratto qui presentato ma con abiti e parrucca leggermente diversi, in piedi contro una veduta di città e un accampamento di cavalleria, è conservato nella Galleria Sabauda di Torino (211 x 144 cm.; illustrato in Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, Torino 1972, vol. III, p. 373, fig. 347). Un confronto tra le due opere conferma l'attribuzione del nostro ritratto a Clementina. Il ritratto della Galleria Sabauda è stato eseguito nel 1734 e deve essere considerato la fonte per il presente quadro, dipinto, giudicando dai tratti del volto del re, probabilmente qualche anno dopo, nel corso degli anni Cinquanta del XVIII secolo.

Carlo Emanuele non fu mecenate solo di artisti locali ma acquisì opere anche di artisti di tutta Italia, spesso avvalendosi di Beaumont come agente. Commissionò infatti opere a Sebastiano Conca, Agostino Masucci, Giambattista Pittoni, Giovanni Battista Crosato e Giuseppe Maria Crespi fra gli altri e comprò due splendide vedute di Torino da Bernardo Bellotto. Carlo Emanuele stesso trattò per l'acquisizione dell'intera collezione di Vienna del Principe Eugenio di Savoia (1663-1736), il cui nucleo principale costituisce oggi la base della collezione di dipinti fiamminghi del XVI e XVII secolo della Galleria Sabauda di Torino.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha comunicato per questo lotto il diniego del rilascio dell'Attestato di Libera Circolazione e la dichiarazione di interesse storico artistico particolarmente importante.

The Ministero per i Beni e le Attività Culturali has denied the export licence for this lot and it has declared its importance in the context of the Italian cultural patrimony.