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拍品 25
  • 25

Enrico Castellani

估價
90,000 - 120,000 EUR
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招標截止

描述

  • 安立可·卡斯蒂拉尼
  • Superficie blu
  • firmato, intitolato e datato 1995 sul retro
  • acrilico su tela estroflessa
  • cm 100x100
  • Eseguito nel 1995

來源

Collezione Plinio De Martiis, Roma
Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 1998

出版

R. Wirz e F. Sardella, Enrico Castellani, Catalogo ragionato. Tomo secondo, Opere 1955-2005, Milano 2012, pag. 533, n. 804, illustrato

Condition

In generale l'opera è in ottime condizioni. Non vi sono tracce di restauri visibili sotto la lampada a raggi UV. Il colore è più caldo rispetto all'illustrazione in catalogo. The work is in general very good overall condition.There is no evidence of retouching under the UV light. Colour is warmer compared to the catalogue illustration.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."

拍品資料及來源

“Le Superfici di Castellani risiedono tra le emozioni forti della mia personale esperienza.
Un incontro occasionale, non sollecitato, un giorno di anni fa. Appoggiato alla parete di una casa, un quadrato bianco, un punto in rilievo. Un piccolo colpo al cuore. Chiesi: “ Chi è?” ed è così che mi imbattei in Enrico Castellani.
Poi, con il tempo, attraverso i racconti degli amici Plinio De Martiis e Maria Silvia Farci imparai a conoscerlo meglio, a comprendere l’informale materico del suo universo, a osservare la stesura ossessiva dei chiodi sulla tela in pressione e depressione, i mutamenti di luce e spessore attraverso il sempre uguale. L’identico differente. L’artista creatore di un modulo, già precursore del concetto di serialità. (…) Oggi posso dire di provare dell’affetto per le sue tele. Sono affezionata alla sua caparbietà a ragionare attorno allo stesso punto, alla sua dimensione fredda e poetica, al suo lavoro, in constante movimento, teso al risultato di azzerare, di procedere al nulla.”
(Maria Teresa Venturini Fendi, cit in Spazio Risonanze, Auditorium Parco della Musica, Roma, 2006)