MI0322

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拍品 122
  • 122

Antonio Calderara

估價
4,000 - 6,000 EUR
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招標截止

描述

  • Antonio Calderara
  • Senza titolo
  • siglato e datato 1962
  • matita e acquerello su cartoncino
  • cm 11,2x20,2

Condition

(i)122 L'opera è in ottime condizioni. The work is in mint condition. (ii) 122 L'opera è in ottime condizioni. The work is in mint condition. (iii)122 L'opera è in generale in buone condizioni. Vi sono due piccoli segni di brunitura visibili dall'illustrazione in catalogo. The work is in general good overall condition. There are two dots of foxing visible in the catalogue illustration.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
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拍品資料及來源

Senza titolo
siglato e datato 1965; firmato e datato 1965 sul retro
matita e acquerello su cartoncino
cm 15x14,7


Case spazio colore luce
siglato e datato 1959; firmato e datato 1959 sul retro
matita e acquerello su cartoncino
cm 18x18

Provenienza:
Galerie Karin Fezel, Sonsbeck
Ivi acquistato dall'attuale proprietario

ANTONIO CALDERARA: OPERE DA UNA IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA ITALIANA
Dal lotto 122 al lotto 126

Le opere qui proposte fanno parte di una vasta raccolta dedicata ad Antonio Calderara proveniente da un unico collezionista privato che le acquisì direttamente dall'artista.
L’impronta astrattista è quella prevalente, nonostante la presenza di felici esempi di soggetti figurativi, molto rari sul mercato: le vedute del lago, le serie di ritratti, le scene di vita domestica, le nature morte e i paesaggi (qui rappresentati da La fornace della Barona) erano i suoi temi prediletti.
Sempre aperto al dialogo e a mettersi in discussione, Calderara nel 1959 iniziò la sua personalissima indagine sull’astratto. La sua ricerca pittorica si indirizzò verso la geometrizzazione, la semplificazione delle forme e una certa severità e rigidità. Questa tendenza presentava una evidente affinità con le opere di alcuni artisti ai quali era profondamente legato da amicizia e stima, nonché da affinità di gusto e ricerca, come Tornquist, Max Bill, Leinardi, Otto Piene, Josef Albers, tra gli altri.
La sua personalissima visione astratta è permeata di una quasi maniacale attenzione al colore e mantiene un carattere dolce e vibrante grazie alla sapiente modulazione di tenui sfumature su diversi piani di profondità: “questa è la vita di Calderara. Questa è la sua storia personale, il racconto di come dal “figurativismo” sia passato alle esattezze geometriche senza mai cambiare, per un processo di spogliazione, di denudamento interiore, le cui premesse erano già ben presenti prima. E’ bastato che Calderara si guardasse un giorno, allo specchio, lo specchio della sua libertà interiore”.
(F.Saba Sardi, ”La storia di Antonio Calderara e una scelta di artisti contemporanei suoi amici”, in Collezione Calderara, 1998, Ginevra-Milano, pag. 28).