

"I continued to model figures that weighed hundreds of kilos just like in my studio, and I coloured them in bright colours. From the first to the last model, my plastic shape has never dissociated from colour. My sculptures have always been polychrome."
Un tempo parte della collezione privata di Gigi Fornasetti, decoratore d'interni e fratello del famoso artista e designer italiano Piero Fornasetti, questa scultura a forma di vaso eseguita da Lucio Fontana nel 1948 segue il ciclo di opere in terracotta modellate a mano libera tra cui il Caballo Antiguo del 1941, eseguito in Argentina durante l'esilio da un’Europa dilaniata dalla guerra. Come la versione precedente, Teste di cavallo del 1948 trae ispirazione dalla scultura greca classica, in particolare dai cavalli presenti nei fregi del Partenone. Evidente in quest'opera è la lavorazione barocca di Fontana della materia, la libertà gestuale e il dinamismo che ricordano gli ideali del Futurismo, dove i principi spaziali e le dinamiche del movimento sono collocati all'interno di un ambiente metaforico. In Teste di cavallo, opera dai colori straordinari, Fontana non solo tenta di superare i limiti dello spazio nella scultura tradizionale, ma di aggiungere anche una nuova quarta dimensione alla scultura attraverso l'uso consapevole dell'invetriatura colorata. In quest'opera, la forma, la materia e il colore non sono che una massa unica, rivelando il senso della forma plastica e il concetto di spazio, forma e luce di Fontana, in cui i materiali si fondono in un’unità scultorea.
Once part of Gigi Fornasetti’s private collection, interior decorator and brother of the famous Italian artist and designer Piero Fornasetti, this vase-shaped sculpture executed by Lucio Fontana in 1948 follows the cycle of free-modelled terracotta works including the Caballo Antiguo of 1941, performed in Argentina whilst on exile from a war-torn Europe. Like the earlier version, Teste di cavallo of 1948 draws inspiration from classical Greek sculpture, in particular from the horses present in the friezes of the Parthenon. Evident in this work is Fontana’s baroque working of the material, the gestural freedom and dynamism that remind of the ideals of Futurism, where the spatial principles and the dynamics of movement are placed within a metaphorical environment. In this strikingly coloured Teste di cavallo, Fontana not only strives to overcome the limits of space within traditional sculpture but to add yet a new fourth dimension to sculpture through the conscious use of coloured glaze. In this work, form, matter and colour are but just one mass, revealing Fontana’s sense of plastic form and concept of space, form and light, fusing the materials into a sculptural oneness.