PETRONI, DEL VIVER DELLI ROMANI, ROMA, 1592, PERGAMENA

4° (231x165 mm.), stemma cardinalizio calcografico di Tolomeo Gallio al frontespizio, iniziali, testatine e diversi fregi xilografici, testo in carattere prevalentemente corsivo, legatura in piena pergamena coeva semifloscia, titolo manoscritto al dorso, lievi fioriture marginali e macchia di umidità sull’angolo inferiore sulle carte della seconda metà del libro, alcune carte leggermente più brunite, sulle prime carte piccolo foro dovuto ad ossidazione, macchia sul margine inferiore da p. 275 a 282, angolo esterno inferiore leggermente strappato a p. 363

Rossetti 8081; Simon BG 1159; Simon BB II 499

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Prima edizione italiana di questo ricercato testo pubblicato inizialmente in latino nel 1581 (De victu romanorum). L’autore fu per molti anni archiatra di Gregorio XIII e la traduzione di questo trattato fu commissionata dal card. Tolomeo Gallio di Como all’archiatra di Clemente VIII, Basilio Paravicino. Curiosa opera di carattere medico e dietetico sulle abitudini alimentari degli antichi romani e sulla loro cultura della tavola e del vino divisa in cinque libri più un trattato finale in due libri "Del mantenere il ventre molle senza medicina". Parte finale dedicata alle malattie dei romani e ai metodi per preservare la salute e prolungare la vita.