Lot 35
  • 35

Vincenzo Agnetti

Estimate
25,000 - 35,000 EUR
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Description

  • Vincenzo Agnetti
  • Cultura cancellata dalla forma e tradita dal contenuto
  • firmato e datato 1970 sul retro
  • bachelite incisa con colore bianco nitro
  • cm 70x70

Provenance

Galerie Brigitte March, Stoccarda
Galleria Toselli, Milano
Ivi acquistato dal padre dell'attuale proprietario nella seconda metà degli anni Ottanta

Condition

This work appears to be in generally good overall condition. There is a trace of soiling lower right. Few superficial scratches upper left.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."

Catalogue Note

"La cultura viene introiettata, e fa parte da quel momento sia della nostra personalità, sia e sopratutto del nostro essere soggetti storici. La cultura che assimiliamo e il linguaggio con cui la esprimiamo conformano il nostro modo di pensare, ci condizionano, e in questa segnalazione Agnetti indica anche un pericolo: detto con le sue parole, "l'artista è la coscienza ribelle della cultura perchè la cultura nei suoi specifici, come per esempio la storia, ci presenta soltanto dei messaggi intercettati. Qualsiasi insegnamento, qualsiasi segnale, qualsiasi verità detta (eppure la verità non si può pronunciare) è un medium di gomma." Diceva Ludwig Wittgenstein, filosofo amato da Agnetti, che i limiti di un linguaggio significano i limiti del mondo di chi lo parla. Le proposizioni dell'artista, però, non sono mai così limpidamente neutrali, sono sempre prese di posizione critiche." Giorgio Verzotti in Vincenzo Agnetti, Mart, 2008, pag. 29