Rose Frain

Roma, Studio d’arte Contemporanea Pino Casagrande Rosa a cura di  J. Benci e V. Bruschi, luglio 2000.

The title of Frain's work, Assisi suture (meanwhile), is in itself an indication of the direction chosen by the artist, exemplified by her use of colour as well as the paradox of dimensions. It immediately signals a place: Assisi. It talks about a suture -- a wound which has just been sewn up. It also talks about a pause, meanwhile. It is a stage of an 'in itinere' process which reflects itself in the changing story of Assisi, building/fabric still under construction. The response of the artist to the situation of Assisi, too, is still 'under construction'(…). The canvases are very small, nearly forming a cross on the wall onto which they are hung. Two of them are covered with several layers of intense blue pigment: "It refers to Giotto's blue.

Il titolo del lavoro di Frain, Sutura di Assisi (nel frattempo), è di per sé un'indicazione della direzione scelta dall'artista, esemplificato dal suo uso del colore, così come dal paradosso delle dimensioni. Segnala immediatamente un luogo: Assisi. Si parla di una sutura - una ferita che è appena stata ricucita. Parla anche di una pausa. È una tappa di un processo 'in itinere', che si riflette nella mutevole storia di Assisi, ancora in costruzione. La risposta dell'artista alla situazione di Assisi, è anch’essa ancora 'under construction' (…). Le tele sono molto piccole, quasi a formare una croce sul muro su cui sono appese. Due di loro sono coperti con diversi strati di pigmento blu intenso: "si riferisce al blu di Giotto”.

Valentina Bruschi, in Rosa, catalogo della mostra, 2000