- 58
Arnaldo Pomodoro
Estimate
180,000 - 250,000 EUR
bidding is closed
Description
- Arnaldo Pomodoro
- Disco in forma di rosa del deserto, studio I
- firmato, numerato 06 p.a. e datato 1993/94 sulla base
- bronzo
- diam. cm 65 x 18
- Eseguito nel 1993-94, in 6 esemplari + una prova d'artista, questo รจ l'esemplare 06 prova d'artista
Provenance
Collezione privata, Mantova
Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 2000
Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 2000
Exhibited
Brescia, Manuela Allegrini arte contemporanea, Arnaldo Pomdoro, 1995, pagg. 28-29, illustrazione di un altro esemplare
Milano, Galleria Giò Marconi, La culla di Babilonia, 1995 (altro esemplare)
Zurigo, Galerie Semiha Huber, Arnaldo Pomodoro, 1996, illustrazione di un altro esemplare
Milano, Galleria Giò Marconi, La culla di Babilonia, 1995 (altro esemplare)
Zurigo, Galerie Semiha Huber, Arnaldo Pomodoro, 1996, illustrazione di un altro esemplare
Literature
A. Clerici, Il gioiello è una scultura, in 'Italia Orafa', Milano giugno 1995, pag. 90, illustrazione di un altro esemplare
A. Colombo, Il cielo in una sfera, in 'Luoghi dell'infinito, Avvenire', Milano, n. 20, III, giugno 1999, pagg. 26-31
F. Gualdoni, Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura. Tomo II, Milano 2007, pag. 714, n. 913, illustrazione di un altro esemplare
A. Colombo, Il cielo in una sfera, in 'Luoghi dell'infinito, Avvenire', Milano, n. 20, III, giugno 1999, pagg. 26-31
F. Gualdoni, Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura. Tomo II, Milano 2007, pag. 714, n. 913, illustrazione di un altro esemplare
Catalogue Note
"Nel corso della sua lunga carriera, Pomodoro si è concentrato su precisi concetti di fondo e forme base, alla ricerca dell'universale attraverso una geometricità che gli osservatori, in ogni luogo e tempo, hanno intuitivamente sempre capito. Microcosmiche nelle loro subliminali qualità di purezza e tuttavia macroscopiche per forma e implicazioni, raggiunte attraverso evanescenti contrasti di forma, luce e ombra nello splendore delle superfici lucide come nel loro contenuto segreto, come antichi testi corrosi o stele consunte, i dischi, le sfere, le colonne e le altre forme geometriche che Pomodoro ha modificato facendole proprie costituiscono un repertorio ricchissimo. Limitando la sua misura all'essenzialità, circoscrivendo il suo scopo finale, Pomodoro è riuscito paradossalmente ad aprire la sua opera al mondo..."
(Sam Hunter, in Monumenti e anti-monumenti, in Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura. Tomo I, Milano 2007, pag.64)
(Sam Hunter, in Monumenti e anti-monumenti, in Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura. Tomo I, Milano 2007, pag.64)