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Domenico Gnoli
Estimate
150,000 - 200,000 EUR
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Description
- Domenico Gnoli
- Souris blanches dans leurs cages
- Siglato D. G. e datato 1967
- acrilico e sabbia su tela
- cm 150x150
- Eseguito nel 1967
Provenance
Société Roussel Uclaf, Parigi
Collezione Privata, Parigi
Collezione Privata, Parigi
Exhibited
Hannover, Kestner-Gesellschaft, Domenico Gnoli, 1968
Darmstadt, Kunsthalle der Stadt Darmstadt, Domenico Gnoli, 1973
Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen, Domenico Gnoli, 1973-74
Parigi, CNAC, Centre National d'Art Contemporain, Domenico Gnoli, 1973-1974
Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 1974
Darmstadt, Kunsthalle der Stadt Darmstadt, Domenico Gnoli, 1973
Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen, Domenico Gnoli, 1973-74
Parigi, CNAC, Centre National d'Art Contemporain, Domenico Gnoli, 1973-1974
Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 1974
Literature
V. Sgarbi, C. Spaak, Gnoli, Milano 1983, pag. 119, illustrato a colori
Condition
This work is in very good condition. There are two tiny and unobtrusive paint losses by the upper left and lower right corners. No traces of retouching appear to be visible under UV light.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."
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Catalogue Note
“I quadri di Gnoli non sono freddi, sono sospesi, in attesa che capiti qualcosa di sbagliato: la mano che scompiglia i capelli, il sudore che sgualcisce la maglietta, la macchia che chiazza i pantaloni, il filo che si consuma, il bottone che cade, il sesso che disordina il letto”: così Francesco Bonami interpreta con grande senso la ricerca di un artista che ha creduto nella forza del figurativo in un momento dell’arte che guardava con fascino all’informale e all’astratto; la recente personale di New York conferma la sussistenza del suo lavoro che parla ancora solidamente ai contemporanei. Le piccole gabbie da laboratorio che ospitano ordinatamente coppie di cavie bianche si ripetono in piani e scaffali che potrebbero essere infiniti, e di cui Gnoli offre uno dei suoi tipici close-up asimmetrici ma intimi nella loro familiarità con l’occhio fotografico. La sensazione è di osservare un ambiente dal suo interno, curiosando tra gli spazi asettici di un luogo riservato, dove la ricerca scientifica ha bisogno di utilizzare, “sospendere”, la vita dell’animale per prolungare quella dell’uomo. Ma la grande lotta per la vita, per cui il più forte avanza a discapito del più debole, ha sempre un paragone superiore a cui rifarsi; e quei piccoli topi potremmo essere noi uomini, disposti a coppie in lunga serie e imprigionati per un volere più grande che non conosciamo ma che ci costringe ad ubbidirgli. Viene in mente la piccola favola di Franz Kafka che suona come da rivelazione ex-post: "Ahi!" disse il topo, "il mondo diventa ogni giorno più angusto. Prima era così ampio che avevo paura, continuavo a correre ed ero felice di vedere finalmente a sinistra e a destra in lontananza delle pareti, ma queste lunghe pareti si corrono incontro l'un l'altra così rapidamente che io sono già nell'ultima stanza, e lì, nell'angolo, c'è la trappola nella quale cadrò". - "Devi solo cambiare la direzione della corsa", disse il gatto e lo mangiò”.