- 47
Lorenzo De Ferrari
Description
- Lorenzo De Ferrari
- Adorazione dei pastori
- siglato sul piccolo basamento di pietra in basso al centro: LDF
- olio su tela, senza cornice
Condition
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."
Catalogue Note
Lorenzo de Ferrari (Genova 1680-1744) nasce in una famiglia di artisti e si forma all'interno dell' "azienda" Piola-De Ferrari che già dalla seconda metà del Seicento domina il mercato della grande decorazione pubblica e privata a Genova. È lì che apprende i segreti del mestiere. Suo nonno era infatti Domenico Piola e suo padre l'ancor più interessante Gregorio de Ferrari, uno dei più originali e affascinanti pittori del suo tempo, che di Piola aveva sposato la figlia. Nella vasta bottega paterna Lorenzo apprende segreti e rudimenti dell'arte ma soprattutto a studiare e copiare i grandi maestri del secolo quali fra gli altri Guido Reni e Antonijs van Dyck il che - come narra il biografo Ratti - contribuì moltissimo al Giovanetto per la pratica de' dintorni, e delle movenze, e per addestrargli la mente a ben inventare.
La delicatezza del tocco ereditata dal nonno, la ricchezza e la freschezza dell'invenzione di matrice paterna, la dolcezza delle fisionomie e dei gesti manierati si esprimono al meglio in questa grande Adorazione dei pastori siglata, resa più ricca da un gusto del colore di derivazione veneziana e rubensiana insieme, che trovano a Genova uno straordinario luogo d'incontro. La luce mistica che emana dal Bambino illuminando a turno i poveri avventori richiama il prototipo assoluto di ogni Adorazione, la cosiddetta "Notte" del Correggio allora nelle collezioni reali estensi, di lì a poco trasferita a Dresda e ivi ancora conservata. Il giovane sulla destra con quel buffo copricapo di piume rosse che si affaccia da dietro un colonnato richiama, invece, tanti esemplari su tela e ad affresco realizzati da Paolo Veronese, testimoniando in Lorenzo una cultura davvero ampia ed eterogenea, come sottolineato dall'arguto biografo.