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Rocco Marconi
Description
- rocco marconi
- Cristo e l'adultera
- olio su tela
Condition
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Catalogue Note
Artista bizzarro, Marconi popola le sue opere di figure fortemente individualizzate, dalle fisionomie curiose e ardite, sempre rivestite di abiti riccamente istoriati, di un cromatismo acceso tipicamente veneziano. La tela qui offerta ne presenta una galleria vivace, in cui spicca, tra gli altri, il personaggio all'estrema destra, rivolto verso il riguardante, in posizione defilata e opposta, forse un autoritatto dell'artista stesso.
La singolare opera non può non richiamare la serie di dipinti con lo stesso soggetto, realizzata dall'artista lungo l'intero arco della sua carriera. La coincidenza iconografica si accompagna a scelte compositive analoghe e ripetute negli anni, probabilmente dovute alla fortuna incontrata dalla soluzione ideata dal nostro pittore. Si nota, in particolare, un'affinità stilistica con la versione veneziana, conservata nelle Gallerie dell'Accademia, in cui si riscontrano tipologie gestuali molto simili.
Probabilmente originario di Treviso, come indicato dalle fonti seicentesche (Ridolfi 1648), Marconi operò soprattutto a Venezia, dove è documentato già nel 1504. Entrato molto presto nella bottega di Giovanni Bellini, ne divenne uno degli allievi più dotati, collaborando ad alcune delle opere firmate dal maestro veneto, tra cui la Madonna col Bambino della Kress Collection di Atlanta, replicata in numerose versioni autografe. Nel 1516, alla morte del Bellini, il pittore passa nella bottega di Palma il Vecchio, la cui influenza sarà determinante per la futura produzione. Il suo corpus continua ad arricchirsi di Sacre conversazioni e di dipinti di diverso soggetto, come la pala con Cristo tra san Pietro e sant'Andrea a Venezia (basilica dei Santi Giovanni e Paolo), dove è palpabile la cultura prettamente lagunare del pittore, con evidenti accenni tizianeschi. Le opere della maturità, tra le quali rientra la nostra tela, sono caratterizzate da una raggiunta pienezza formale e da un respiro maggiormente naturalistico delle figure che si trovano ormai svincolate dai rigidi schemi compositivi delle prime Madonne di matrice belliniana.