Lot 107
  • 107

Giuseppe Canella

Estimate
30,000 - 50,000 EUR
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Description

  • Giuseppe Canella
  • Grands Boulevards, Paris
  • firmato e datato in basso a destra Canella 1833
  • olio su tela
  • cm 36 x 50

Condition

Opera in prima tela. Ad un primo esame si notano alcune mancanze nel cielo in alto a sinistra e destra (visibili anche da foto in catalogo) ed alcune mancanze puntiformi nell'angolo ina basso a sinistra e destra. Si notano craquelures su tutta la superficie particolarmente evidenti nel cielo e meno sugli alberi. L'esame alla lampada di Wood evidenzia un leggero strato di vernice fluorescente distribuita omogeneamente su tutta la superficie. Si consiglia una leggera pulitura ed un intervento di restauroper integrare le lacune. L'opera si presenta in buono stato di conservazione. Painting on original canvas. From a first hand inspection some losses are visible in the sky near the top left and right hand side corners (also visible from the picture in the catalogue) and tiny ones near the lower left anf right hand corners. Craquelures are visible over the surface more evident over the sky. The ultra violet light reveals a light fluorescent vernish homegeneously spread over the surface. It is suggested a light cleansing and restoration to fill the losses. The overall condition as to the state of preservation is very good.
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Catalogue Note

Canella si trasferisce a Parigi nel 1822, dopo un soggiorno in Spagna durato un paio d'anni. Il fervido ambiente parigino lo mette di fronte alla necessità di rinnovarsi e migliorarsi; si impegna dunque nello studio dal vero del mondo che lo circonda. Già nei taccuini, oggi conservati al Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco a Milano, e nella produzione litografica che lo vede molto attivo in questo periodo, si nota un perfezionamento del disegno, che arricchito dallo studio dei valori atmosferici, lo porterà a realizzare delle tipologie di dipinti molto apprezzate dal pubblico. Si tratta di opere di piccolo e medio formato, brulicanti di figurine che passeggiano nei luoghi tipici delle città: i boulevards, come nel nostro caso (cfr. anche fig.1), Place de la Concorde, la Torre dell'Orologio e altri luoghi celebri. Ottiene finalmente fama e riconoscimenti: partecipa alle esposizioni parigine, alcune sue opere vengono acquistate da Luigi Filippo d'Orléans ed entra in contatto con François Gérard, pittore del re. Non perde però i contatti con l'Italia, e in particolare Milano - città preferita per stimoli e fermenti alla natia Verona già prima della partenza per la Francia - dove spesso manda le sue opere, in netto antagonismo con lo schematismo prospettico del rivale Migliara.
La veduta dei boulevards che presentiamo è un esempio della pienezza espressiva dell'artista, che ha abbandonato la rigidità dei primi impianti compositivi in cui aveva ancora grande influenza lo scenografismo ereditato dal padre Giovanni, per una maggiore aderenza alla realtà e una morbidezza tutta romantica. Datata 1833 e probabilmente destinata al mercato francese, questa veduta è stata dipinta appena fatto ritorno in Italia, adoperando schizzi fatti in precedenza o replicando un soggetto già trattato. I temi relativi agli anni francesi e ai suoi viaggi in Europa non lo abbandoneranno mai durante la sua carriera.
F. Pesci, Giuseppe Canella, Verona 1998, pp.20-56