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Domenico Gargiulo, detto Micco Spadaro
Description
- Domenico Gargiulo, detto Micco Spadaro
- La strage degli innocenti
- olio su tela
Condition
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Catalogue Note
È un'immagine ricca di dinamismo e scioltezza quella messa in scena da Spadaro in questo dipinto, esempio caratteristico della sua arte intorno al 1650. Davanti all'ingresso del tempio di Gerusalemme reinventato all'antica - forse realizzato con la collaborazione di Viviano Codazzi - le donne cercano di mettere in salvo i propri figlioli dalla furia sterminatrice dei soldati scatenati da Erode. Pare ancora di poter sentire le urla e i pianti che risuonano striduli e il grande clamore di armi e spade. Il ritmo del movimento è dirompente, senza tregua. Le figure scandiscono la profondità dei piani disponendosi su diagonali contrastanti e saturando lo spazio a disposizione. La pennellata è veloce, trasparente perchè rapidissima, tutta giocata sulla contenuta ristrettezza dei toni, fra il grigio, il senape, il rosso e pochi, ma ritmicamente calibratissimi, intervalli di azzurro. Sullo sfondo solo le caratteritiche rocce tufacee, costruite a macchia, come le nuvole rapide che agitano il cielo e un palazzo napoletano contemporaneo che riconduce l'immagine storica a una qualche familiarità.
Il quadretto è versione in piccolo di altre due Stragi realizzate da Gargiulo in quegli anni, emblematiche del suo stile più accattivante: l'una siglata e conservata a Madrid; l'altra, a Firenze in collezione Cei (v. G. Sestieri, B. Daprà, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro, paesaggista e "cronista" napoletano, Milano 1994, pp. 184-188, cat. nn. 73 e 74).