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Giovanni Lanfranco
Description
- Giovanni Lanfranco
- La Maddalena in gloria sorretta dagli angeli
- olio su tela, senza cornice
Exhibited
Parma, Reggia di Colorno; Napoli, Castel Sant'Elmo; Roma, Palazzo Venezia, Giovanni Lanfranco. Un pittore barocco tra Parma, Roma e Napoli, Dicembre 2001- Giugno 2002, cat. n. 39, illustrato a colori.
Literature
Condition
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Catalogue Note
La riscoperta di questa importante tela di Lanfranco si deve alla studiosa Mary Newcome, che la segnalò ad Erich Schleier in occasione della prima mostra monografica dedicata al pittore svoltasi a Parma, Napoli, e Roma tra il Settembre del 2001 e il Giugno del 2002.
Nell'occasione, il dipinto venne radiografato e dalle analisi risultò che il putto che regge il vaso di unguento, attributo iconografico della Maddalena, in origine teneva in braccio un agnello. Si notò anche che la santa, ora con i capelli lunghi e sciolti sulle spalle, nell'invenzione originaria li aveva raccolti in una crocchia. Sulla base di questi elementi fu chiaro che in un primo momento il pittore aveva pensato ad una Santa Agnese e che il dipinto aveva delle fortissime analogie con altre due tele ugualmente esposte alla mostra, una Santa Agnese in gloria in collezione privata newyorkese e una Maddalena in gloria in collezione dei Principi Colonna a Roma, anch'essa concepita originariamente come una Sant'Agnese.
La versione qui presentata è ritenuta la seconda in ordine di tempo per la sua "qualità leggermente superiore a quella Colonna" (op. cit.): il modellato del viso della santa, che guarda in alto, è simile al quadro di New York, ma è più incisivo e dominato da maggiori contrasti chiaroscurali rispetto alla versione Colonna.
Tutte e tre i dipinti, comunque, sono considerati pienamente autografi, e vengono datati intorno agli anni 1616-1617. Si tratta di uno dei momenti più felici nella produzione di Lanfranco, impegnato nella Sala Regia al Quirinale per papa Borghese e intento a pubblicare gli elegantissimi affreschi della Cappella Bongiovanni in Sant'Agostino. Proprio all'Assunta di quella cupola somiglia la nostra Maddalena, che per grazia, raffinatezza e uso di contrasti chiaroscurali argentei, si inserisce a pieno titolo nella fase borgiannesca del pittore.