Lot 87
  • 87

Federico Zandomeneghi

Estimate
180,000 - 250,000 EUR
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Description

  • Federico Zandomeneghi
  • Signora che dispone i fiori
  • Firmato in alto a destra Zandomeneghi
  • olio su tela
  • cm 54.5 x 46
  • Eseguito nel 1899

Provenance

Durand-Ruel, Parigi (fot.n. 6553);
Angelo Sommaruga, Parigi;
Galleria Carini, Milano

Exhibited

Roma, Chiostro del Bramante, Zandomeneghi. Un veneziano tra gli impressionisti, 5 novembre 2005 - 5 marzo 2006, pag. 171, n. 110, illustrato a colori

 

Literature

E. Piceni, Zandomeneghi, 1991, tav. L, illustrato a colori, n.303, illustrato bianco e nero

 

Condition

Dipinto rintelato. I colori risultano più luminosi rispetto all'immagine pubblicata in catalogo. L'esame alla lampada di Wood evidenzia una vernice fluorescente stesa omogeneamente sulla superficie. In alto al centro si notano alcuni piccoli punti di ritocco, uno sul bordo destro e nell'angolo inferiore destro in corrispondenza della battitura della cornice; un altro presso l'angolo inferiore sinistro di circa cm 3. L'opera si presenta in perfetto stato di conservazione. Painting rilined. The colours are brighter than the ones of the picture published in the catalogue. The ultra violet light reveals light fluorescent varnish homogeneously spread over the surface, some small retouches near the top edge, one near the right hand side edge and near the lower right hand side corner near the frame and one more (cm 3 circa) near the left hand side corner. The overall condition as to the state of preservation is very good.
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Catalogue Note

L'opera, databile secondo la critica al 1899, appartiene al periodo di piena maturità e di maggior fortuna dell'artista. Trasferitosi a Parigi nel 1874, sin dagli anni '78-'79 Zandomeneghi espose con gli Impressionisti in un clima di reciproca influenza, mantenendo un'innegabile autonomia di stile, tanto che verrà definito "le Vènetien".
Il successo commerciale tuttavia ebbe inizio solo nel 1893, quando il gallerista Paul Durand Ruel, il primo proprietario dell'opera che presentiamo, gli organizzò una personale - seguita da altre due - e lo fece entrare nella propria scuderia. Il nostro quadro è emblematico delle opere realizzate per conto del celebre gallerista negli anni successivi alla seconda personale del 1898, che hanno spesso in comune il medio formato, facilmente vendibile, e il soggetto femminile - per lo più il mezzo busto - reso tramite una sensibile trama cromatica di grande raffinatezza.
Sarà proprio nella galleria parigina che si faranno più serrati i rapporti e i confronti con i due principali artisti che facevano capo a Durand-Ruel: Degas e Renoir. Con il primo, indiscusso maestro, condivise l'importanza attribuita al disegno e un saldo classicismo preferito alle innovazioni ottiche – talvolta estreme - dell'Impressionismo, differenziandosi, tuttavia, per l'equilibrio tutto toscano, mutuato dall'esperienza macchiaiola e alleggerito dalla freschezza veneta. La tradizione italiana del disegno lo oppose poi a Renoir, rispetto al quale utilizzò un contorno più chiuso e definito.
Tutta veneziana, e ben riscontrabile in Signora che dispone i fiori come in altre opere di soggetto simile (cfr. fig.1) - è poi la maniera di riprodurre la realtà, ereditata dagli artisti settecenteschi, la resa luministica appresa dal Guardi, l'interesse longhiano per la quotidianità, fino ad arrivare a vaghi accenni divisionistici nella scomposizione del bianco della veste, che si frammenta in rosa e azzurri.
Nonostante i saldi legami stilistici con l'Italia, Zandomeneghi non fu molto apprezzato in patria, dove non fece più ritorno. Neppure il salone a lui dedicato, allestito durante la Biennale di Venezia del 1914 da Angelo Sommaruga – Signora che dispone i fiori fece parte della sua collezione parigina – e da Vittorio Pica servì ad assicurargli il favore della critica italiana. Bisognerà aspettare la retrospettiva del 1822 della Galleria Pesaro di Milano, perché l'artista, già celebre in Francia, riceva gli stessi riconoscimenti in Italia.