Lot 14
  • 14

Giacomo Favretto

Estimate
50,000 - 70,000 EUR
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Description

  • Giacomo Favretto
  • Studio di nudo femminile
  • firmato in basso a destra G Favretto
  • olio su tela
  • cm 74 x 40.7
  • Eseguito nel 1873

Provenance

Collezione privata, Venezia

Exhibited

Venezia, Palazzo Giovannelli, Dipinti dell'800, 6 dicembre 1980, n. 65 

Literature

G. Perocco, R. Trevisan, Giacomo Favretto, Torino 1986, pag. 53, n. 17, illustrato a colori;
R. Trevisan, Giacomo Favretto 1849 - 1887, Venezia 1999, pp. 26 e 80, illustrato in bianco e nero e a colori (misure errate)

Condition

Work relined. The ultra violet light reveals fluorescent varnish partially removed from the lighter areas. There are consumptions and retouches along the right and left hand edges (cm 1 circa), in the top right and left hand corner (cm 8 x 5 circa), over the woman's shoulders, left leg and under the feet. It is suggested a careful cleansing. The overall condition as to the state of preservation is fairly good.
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Catalogue Note

Riconducibile al periodo appena successivo alla fine degli studi presso l'Accademia di Venezia, in particolare al 1873, Studio di nudo femminile rientra nella serie delle opere ambientate all'interno delle aule dell'Accademia stessa, il più celebre esempio delle quali è Lezione di anatomia, realizzato nello stesso anno.

La figura statuaria della donna - negli anni di studio, dal 1864 al 1870, Favretto aveva vinto una serie di premi, per la copia di una statua e per quella del nudo - occupa tutta la lunghezza del quadro e la tipica luce avvolgente e realistica del pittore la plasma da capo a piedi. Il realismo delle forme e dei colori rivela un artista che, sebbene non dimentico della tradizione settecentesca, è pienamente radicato nell'Ottocento, secolo in cui domina un'immaginazione meno sofisticata, più sobria e attenta alla vita di tutti i giorni.

Favretto, infatti, tramite quest'opera traduce in pittura quello che è l'ambiente a lui più vicino, in cui ha studiato e che continua a frequentare in veste di assistente. Alla sua quotidianità appartiene anche la celebre collezione del conte Zanetti, stimato antiquario che affittò il pianterreno del proprio palazzo alla famiglia dell'artista.

Pompeo Molmenti, maestro di Favretto all'Accademia e autore della sua biografia, riferisce l'interesse del pittore per le incisioni della raccolta di Antonio Zanetti - peraltro raffigurato tra gli astanti nella Lezione di anatomia - tra le quali spiccavano numerose acqueforti di Rembrandt, che il giovane artista deve avere molto apprezzato, come si deduce dall'uso intenso del chiaroscuro proprio di entrambi i pittori.

A questo proposito non possiamo non citare la celebre Negra distesa di Rembrandt - acquaforte che raffigura una donna nuda, di spalle, interamente scolpita da luci e ombre - come una possibile suggestione per la realizzazione dello studio di nudo qui presentato.