Lot 100
  • 100

Vincenzo Irolli

Estimate
38,000 - 55,000 EUR
bidding is closed

Description

  • Vincenzo Irolli
  • la treccia recisa
  • firmato in basso a sinistra V. Irolli
  • olio su tela
  • cm. 82 x 60
  • Eseguito negli anni '20

Provenance

Già Collezione Cavazzocchi Filo della Torre, Napoli;
Galleria Corona, Napoli (1930);
Galleria Navarra, Napoli (1969, tav. n. 13)

 

Exhibited

R. Arciello, Artecatalogo dell'Ottocento. Vesuvio dei pittori napoletani, Roma 1972-1973, vol. II, pag. 181.

Condition

Work on first canvas. From a first hand inspection there are canvas's deformation where the pigments are thick. The ultra violet light reveals fluorescent varnish dishomogeneously spread over the surface specially over the plait on the table. No retouches nor restoration are visible. It is suggested a carful cleansing. The overall condition as to the state of preservation is good.
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Catalogue Note

Stilisticamente vicino a lavori licenziati da Irolli intorno alla prima metà degli anni venti quali Rose di maggio, In villeggiatura o Il bandolo, La treccia recisa appartiene ad un piccolo nucleo di dipinti dedicati dal pittore napoletano a soggetti di ispirazione giapponese.

Tra il 1923 e il 1924 Vincenzo Irolli dipinge, infatti, Falsa giapponesina, La lettura, Giapponesina, tutte composizioni ambientate in interni arredati con mobili e suppellettili di gusto orientale, come il paravento con motivi decorativi a gru e fiori di pesco del nostro dipinto, nei quali le giovani protagoniste, in perfetta sintonia con la moda dell'epoca che trovava nella cultura orientale una fonte di ispirazione inesauribile per abiti, ricami e accessori, indossano tutte abiti di foggia a kimono.

Ne La treccia recisa, condotta nel caratteristico linguaggio irolliano dalle pennellate sfaldate e briose, ricche di vitalità e brillantezza cromatica, la vivacità dei toni utilizzati per la resa della veste e del paravento che fa da sfondo alla scena aiutano a dare il giusto peso al piccolo dramma della protagonista, la quale dopo essersi appena tagliata i capelli per seguire i dettami della moda del decennio che suggeriva l'acconciatura alla garçonne, sembra dubitare d'aver fatto la scelta migliore e pentirsi amaramente.

Sempre attento a descrivere con delicatezza l'universo femminile in tutta la molteplicità delle sue sfaccettature, anche ne La treccia recisa il pittore si sofferma a raccontare con tenerezza un piccolo turbamento adolescenziale che reso attraverso l'esuberanza della tavolozza diviene pretesto pittorico per una gioiosa composizione. 

E.C.