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Domenico Capriolo
Description
- Domenico Capriolo
- San Francesco
ceralacche e numeri di inventario sul retro della tavola: 79; 6
- olio su tavola, senza cornice
Condition
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Catalogue Note
Considerato dalla critica recente tra le figure maggiori della scena pittorica trevigiana dei primi anni del Cinquecento, Domenico Capriolo è riconosciuto per aver unito la maniera tradizionale di Pier Maria Pennachi, suo suocero, a quella illuminante del giovane Lorenzo Lotto. Di origine veneziana, il pittore trascorre la maggior parte della vita a Treviso ma i suoi inizi sono oscuri per mancanza di documenti: dalla possibile presenza nella bottega del Pennacchi all'eventuale formazione presso il Lotto, cui il Capriolo s'ispira per la ritrattistica negli ultimi anni di attività, diverse ipotesi sono state formulate. In base alle grandi affinità che esistono tra la sua maniera intorno agli anni Venti e quella di Palma il Vecchio, l'ipotesi più probabile è di una sua appartenenza alla schiera dei pittori lombardi attivi a Venezia nel secondo decennio del Cinquecento. Questa impronta, evidente nell'Adorazione dei Pastori del Museo Civico di Treviso firmata e datata 1518, può essere riconosciuta in questo pregevole San Francesco, tavola nella quale Capriolo mostra una preferenza per un taglio a mezzo busto della figura, secondo il comune schema compositivo del Palma.