Lot 269
  • 269

Giorgio de Chirico

Estimate
60,000 - 80,000 EUR
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Description

  • Giorgio de Chirico
  • Peaseggio con alberi e corso d'acqua
  • firmato
  • olio su tela
  • cm 33x41
  • Eseguito nel 1934 circa

Exhibited

Arezzo, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Sala di Sant'Ignazio, De Chirico. La metafisica del paesaggio 1909-1970, 2000-2001, pag. 83, n. 20, illustrato

Condition

This work is in generally good overall condition. There are threadlike and stable craquelures along upper, right and left lower margins. There are a few minor paint losses by the upper and lower right corners with consequent punctiform retouchings.
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Catalogue Note

All'inizio degli anni Trenta, Giorgio de Chirico, che aveva lavorato in Italia per l'affresco colossale della Triennale di Milano commissionatogli da Sironi e per il maggio musicale fiorentino, torna a Parigi. E' proprio in questo periodo che la sua attenzione torna al tema del paesaggio e della natura. Frequenta assiduamente i musei dove "riscoprire" il fascino di artisti francesi come Poussin e Renoir. Dichiara infatti egli stesso: "Quando in Poussin manca la rappresentazione architettonica (...) allora sono gli alberi che acquistano aspetto di costruzioni, d'impalcatura, di scheletri e di anatomie; i tronchi, i rami, studiati come corpi umani, fanno pensare a certi nudi di antichi scultori...". La prima produzione di paesaggi campestri di questi anni -molti dipinti en plein air- si ispirano al lavoro del maestro francese. Scrive a questo proposito Gaia Bindi: "vi compaiono le sue terre romane o francesi, la luce dorata, quel particolare aspetto di solidità e di costruzione, che la natura sembra trasformata". E aggiunge "I primi approcci sono del 1929: lo stile è quello liquido e agile alla Renoir, ma il soggetto recupera ogni precedente sperimentazione sul tema. Infatti La tavolozza utilizzata dall'artista appare molto sciolta, con colori trasparenti alla Renoir, con accavallamenti di rosa e azzurro di un poetico virtuosismo...". "Opere di questo tipo", scrive Maurizio Fagiolo dell'Arco, "non possono, in nessun caso, venire definite secondarie, perchè conosciamo altre tele analoghe (vedute ai bordi della Senna) che verranno scelte, alla fine del 1934, per essere esposte nella grande sala che gli riserva la Quadriennale di Roma".
Nelle prima metà degli anni Trenta mostre di paesaggio sono organizzate nelle migliori gallerie di Genova, Torino, Milano, Firenze e Roma e la critica nota la "felicità" di queste composizioni; delle quali Raffaele Carrieri scrive "Noi entriamo nei paesaggi di De Chirico come in sogni magici di cui abbiamo perduto la memoria...".

L'opera Paesaggio con alberi incarna pittoricamente lo stile impressionista di Renoir e stilisticamente il romanticismo di Poussin pur mantenendo quell'elemento misterioso tipico dell'opera dell'artista.