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Michele Zaza
Description
- Michele Zaza
- Neo terrestre
- firmato, intitolato e datato 1979 sul retro
- stampa fotografica a colori (in tre parti)
- cm 29X39 (ognuno)
Provenance
Exhibited
Catalogue Note
Anche varie gallerie italiane hanno all'epoca proposto il lavoro fotografico di molti artisti, ponendosi di fatto come luoghi di riferimento per una nuova produzione. Si trattava in sostanza di un'assoluta novità, che anche la critica più attenta leggeva con apertura e con favore. Le riviste pubblicavano spesso fotografie di performance, che rimanevano l'unico esito tangibile di un lavoro artistico di fatto non mercificabile. I cataloghi riproducevano lavori fotografici che già all'epoca potevano vantare l'attenzione del collezionismo più raffinato. Alla Biennale di Venezia venivano poi presentate le prime grandi installazioni fotografiche, le prime opere composte da sequenze di immagini, che segnavano un punto fondamentale nella ricerca espressiva dei giovani artisti.
Michele Zaza dipinge il volto di sua madre, un volto che trascendendo la propria identità diventa icona, all'interno di una sequenza fotografica fatta di presenze simboliche tra terra e cielo.