Andy Warhol

Collezione Sandro Chia, Montalcino
Ivi acquistato dalla famiglia dell'attuale proprietario negli anni Ottanta

Roma, Artoon. L'influenza del fumetto nelle arti visive del XX secolo, 1989-1990

This work appears to be in generally good oveall condition. There is a small craquelure with a consequent retouching visible under UV light by the centre of the Dollar sign. There are few minor and unobtrusive dots of soiling also visible in the catalogue illustration towards the upper right corner. Colours are more saturated than in the catalogue illustration.
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L'icona del dollaro appare nel lavoro di Warhol già dai primi anni Sessanta. Inizialmente si trattava di superfici coperte da infinite serie di banconote, più tardi, verso la fine degli anni Settanta l'artista isola il simbolo del dollaro e lo riproduce sulla tela in maniera più stilizzata. Una delle esposizioni più importanti dedicate al Dollar Sign viene inaugurata da Leo Castelli nel 1982, epoca in cui l'arte era già palesemente divenuta metafora del denaro, fenomeno a dir poco idolatrato da Warhol. Celebre infatti la sua frase "I like money on the wall" (mi piacciono i soldi appesi al muro). Secondo l'artista infatti in alternativa all'acquisto di un'opera d'arte che costava duecentomila dollari sarebbe stato più opportuno disporre tutte le banconote necessarie a quella cifra sul muro, l'immediatezza di quella visione sarebbe stata sicuramente più efficace nei confronti di un eventuale visitatore. Del resto fu proprio lui ad attestare che la produzione dedicata ai Dollar sign era scaturita dalla domanda postagli da un'amica su cosa egli amasse di più nella vita.