Lot 146
  • 146

Chen Zhen

Estimate
50,000 - 70,000 EUR
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bidding is closed

Description

  • Chen Zhen
  • Un village sans frontières
  • legno e candele di paraffina
  • cm 56x31x23
  • Eseguito nel 2000

Provenance

Galleria Continua, San Giminiano
Ivi acquistato dall'attuale proprietario

Exhibited

Parigi, Palais de Tokyo, Chen Zhen, 2000, illustrato a colori

Condition

This work is in good overall condition. Scattered traces of dust on the candles and inside the house.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
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Catalogue Note

In Cina, la candela simbolizza la vita di una persona. Mettere insieme novantanove sedie per bambini raccolte in diversi paesi del mondo per costruire un villaggio universale...
Costruire case come degli altari di luce. Noi posiamo le fondamenta. La nostra speranza risiede nelle generazioni future..."
(C. Zhen cit. in Chen Zhen. Invocationof Washing Fire, Parigi 2003, pag. 282)

Zhu: Da dove provenivano tutte quelle sedie? E che ruolo avevano?

 

Zhen:

Le ventinove sedie sono state raccolte dai cinque diversi continenti del mondo. Ma il significato di questo lavoro non è interpretato né dalle sedie né tanto meno dalla tavola rotonda bensì dalla "guanxi" ovvero la relazione che esiste tra il tavolo e le sedie. Il punto cruciale del problema non è nel come riuscire a disporre normalmente le sedie ma nel creare una sorta di rapporto anormale. Una volta che le sedie sono state incastrate sopra al tavolo, questo significato emerge.

Questo lavoro è colmo di implicazioni di spessore e il linguaggio visivo è conciso e potente. Contemporaneamente mi trasmette una sorta di idealismo tramite la soddisfazione di tutti coloro che sono seduti intorno a una tavolo uno di fronte all'altro.

 

Zhen: Hai una visione ottimista. Non ti sei accorto che nessuno è realmente riuscito a sedersi intorno al tavolo? Tutte le sedie sono bloccate proprio dal tavolo. Non è la rappresentazione del potere questo tavolo? Lo svolgimento dell'opera nel contesto delle Nazioni Unite ha un significato elusivo. La metafora della tavola rotonda era indirizzata non solo alle capacità operative del potere ma anche alle ineguaglianze inerenti allo sviluppo degli esseri umani. Quindi la tavola rotonda incarna una doppia implicazione. Da una parte rappresenta l'unione, l'armonia e il dialogo caratteristici del concetto Cinese della tavola interpretata come pasto festivo, dall'altro incarna l'idea della tavola rotonda dove si svolgono le conferenze internazionali caratterizzate da discussioni, negoziazioni politiche dettate dal potere. Ti ricordi la frase" tieni il pugnale sorridendo" e uno dei 36 stratagemma cinesi.

 

Zhu: Dall'immagine si può dire che le caratteristiche contestuali al luogo rafforzano il significato del lavoro dandogli un potere spirituale.

 

Zhen: Non è il contesto ad aver aggiunto valore al lavoro, la concezione del lavoro in sé si basava in rapporto al contesto del luogo. Uno dei miei metodi più creativi e consistenti sta proprio nel dialogare con il contesto invisibile e interiore del luogo. Provo queste stesse sensazioni ogni volta che propongo un progetto di grande dimensioni in un luogo che non conosco. È implicito che andrò incontro a problemi.

Può capitare che debba risolvere problemi enormi inclusa la totale assenza di ispirazione. E la mancanza di rapporto tra il luogo e il lavoro.

 

Zhu: Una volta hai detto che per svolgere il progetto non avevi bisogno di uno studio. Non sarebbe quindi appropriato dire che l'importanza attribuita al luogo può tramutare questo in una sorta di studio?

 

Zhen: Sarebbe giusto dire questo nei confronti di molti artisti, ma non è il mio caso. Lasciare lo studio per me significa buttarsi nel mondo reale immergendosi nel profondo degli strati della vita. Un luogo non è semplicemente uno spazio ma un tipo di vita. Se è il luogo a definire i fattori contestuali di un lavoro, allora dove sono i fattori contestuali di un luogo? Dovremmo porci questa domanda.

 

Zhu: Cosa intendi per fattori contestuali del luogo?

 

Zhen: Si tutti fattori non visibili. Ad esempio la storia del luogo, il passato della città in cui è situato; il suo contesto  geografico, storico, culturale, etnico etc. anche le intenzioni del curatore e il tema dell'esposizione sono fattori contestuali. A volte anche le condizioni climatiche, le stagioni e gli elementi naturali ne fanno parte. Il lavoro che ho svolto in Finlandia nel 1994, 37 gradi centigradi- che è la temperatura del corpo umano, può essere un esempio. I contesti dovrebbero essere creati dal nulla e poi vanno trovati i pretesti che gli si addicono.

 

Zhu: In finale si può dire che dare attenzione al contesto è parte di un influenza occidentale. Non ti da un senso di costrizione?

 

Zhen: Se tu osservi la storia dell'arte usando una metrica occidentale o ti convinci del fatto che a creare l'arte contemporanea siano stati gli occidentali, non solo perderai ciò che avrai ma anche quello che già hai finirà con lo sparire. Come costruiscono le proprie case i cinesi? Vi è una stretta relazione tra l'orientamento e la posizione del tetto, delle finestre e degli interni con l'ambiente che li circonda.

(Transexperiences - A Conversation between Chen Zhen and Xian Zhu, in Chen Zhen, Shangai 2006, pag. 51)