Lot 58
  • 58

Fausto Zonaro

Estimate
50,000 - 70,000 EUR
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Description

  • Fausto Zonaro
  • cerimonia del 10 mouharram
  • iscritto, firmato e datato in basso a destra Stambul / F. Zonaro / 1909
  • pastello su carta applicata su tela, incorniciato 

  • cm. 80 x 128

Provenance

Acquistato dall'attuale proprietario da Mafalda Zonaro, figlia dell'artista, nel 1980 circa

Exhibited

Parigi, Institute de France, Musée Jacquemart André, L'europe des Grands Maîtres, quand ils étaient jeunes... 1870 - 1970, 1989, s. p., illustrato a colori (tecnica errata);
Sanremo, Villa Ormond, Le tre stagioni di Fausto Zonaro, Venezia - Costantinopoli - San Remo, 1994 - 1995, pag. 92, n. 25, illustrato a colori (tecnica errata)

Literature

R. Falchi, U. Spigno, Zonaro, Torino 1993, pag. 163, tav. XVIII, illustrato a colori;
O. Ondes, E. Makzume, Ottoman Court Painter, Fausto Zonaro, Istambul 2003, tra pag. 276 e 277, illustrato a colori


Condition

Pastel on paper laid on canvas. From a first hand inspection there are small tears of the paper in lower left corner. There is slight rubbing on the back of the man in the foreground. We suggest to seal the work to prevent infiltration of dust. The overall condition as to state of preservation is very good.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
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Catalogue Note

Eseguito nel 1909 dopo una permanenza a Costantinopoli protrattasi per più di un ventennio - periodo durante il quale Fausto Zonaro, grazie ai suoi meriti artistici, è insignito del ruolo di pittore di corte del sultano Abdulhamid II -, il suggestivo pastello riflette l'atteggiamento profondamente diverso dell'artista nei confronti di quel mondo orientale considerato da molti pittori occidentali ottocenteschi, spesso, solo un'alternativa esotica  all'ambientazione dei propri dipinti.

La scelta di raggiungere la Turchia fin dagli inizi dell'ultimo decennio del secolo e di stabilirvisi, è dettata sia dal desiderio di cimentarsi con nuove suggestioni paesaggistiche, sia dalla vivacità intellettuale dello Zonaro, sempre incline a confrontarsi con ciò che non conosce; attitudine questa che, agli inizi della sua permanenza a Costantinopoli, gli vale una condanna in carcere per aver violato il divieto musulmano di ritrarre volti umani. Sarà solo l'intercessione del sultano, pittore dilettante, a permettere all'artista di esprimersi liberamente e di dipingere, ospitato nella reggia imperiale, non solamente i suggestivi scorci urbani animati dalla folla della popolazione, ma anche le cerimonie popolari, civili e religiose alle quali è riconducibile Il 10 Mouharram qui presentato.

Con grande realismo e sincero scrupolo etnografico Zonaro si sofferma a descrivere, attraverso un medium artistico che il pittore ama e che rivela, anche, un inscindibile legame con la tradizione veneziana settecentesca del pastello, la cerimonia religiosa persiana de Il 10 Mouharram, cerimonia che rievoca la vicenda dell'uccisione del marito e dei figli di Fatima, figlia di Maometto, proclamati martiri e ricordati nel giorno dell'anniversario della loro morte.

A testimoniare la valenza attribuita dallo Zonaro a quest'opera vi sono numerosi studi preparatori che confluiranno nella straordinaria opera qui presentata, nella quale il pittore analizza e coglie con intenso realismo tutti i partecipanti alla cerimonia, la folla di fedeli accorsi a pregare, il Rouzekhan che legge ed invita a piangere i martiri e i mistici dervisci che si percuotono il capo con la scimitarra per espiare col proprio sangue quelle terribili morti.

E. C.