Lot 12
  • 12

Giovanni Boldini

Estimate
45,000 - 55,000 EUR
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Description

  • Giovanni Boldini
  • Signora in abito giallo
  • olio su tavola

  • cm. 26.5 x 34.3
  • Eseguito nel 1912 Reca iscrizione sul retro n. 170 B Boldini / Emilia Cardona Boldini / 1931; Reca etichette sul retro con i n. 62 e 107

Provenance

Atelier Boldini, Ferrara

Literature

E. Camesasca, C. L. Ragghianti, L'opera completa di Boldini, Milano 1970, pp. 122-123, n. 432, illustrato in bianco e nero;
B. Doria, Giovanni Boldini. Catalogo Generale dagli Archivi Boldini, Milano 2000, n. 617, illustrato in bianco e nero e a colori;
T. Panconi, Giovanni Boldini. L'opera completa, Firenze 2002, pag. 538, illustrato in bianco e nero

Condition

The ultra violet light reveals a light fluorescent varnish. Moreover there are two small retouches one over the cheek-bone (mm 8 x 1 circa) and the other over the cheek (mm 6 x 2 circa). The overall condition as to the state of preservation is good.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
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Catalogue Note

La soluzione compositiva del ritratto boldiniano, codificata dal pittore nell'ultimo decennio dell'ottocento attraverso opere divenute, poi, celeberrime, intorno ai primi anni del nuovo secolo subisce un'ulteriore, decisiva evoluzione: sempre in sintonia con le idee dell'amico esteta Robert de Montesquiou che riconosceva al non-finito il potere di suggerire perfettamente il sentimento di una bellezza ideale e assoluta, Boldini porta alle estreme conseguenze il segno guizzante che l'aveva reso il più celebre e richiesto pittore della Belle Epoque parigina.

Ritratto di signora in giallo presenta tutte le qualità del linguaggio maturo del suo autore: ogni pennellata, ogni linea, ogni dettaglio è finalizzato ad esprimere e rendere tangibile l'universo interiore del "personaggio" ritratto, la complessità di esperienze che lo rende unico; la raffinata eleganza del segno, però, e la tavola qui presentata lo dimostra, non si ferma alla figura e plasma nel medesimo modo anche l'ambiente circostante che diviene una sorta di esternazione del sé, caricandosi di tensioni ideali e simboliche.

Ritratto di signora in giallo, condotto attraverso pennellate veloci e vibranti che smaterializzano i contorni, è  prova esemplare dell'irrefrenabile desiderio di sperimentazione di Boldini che lo induce ad alludere ad un senso di dinamismo spaziale anche quando, come in questo caso, la modella è pacificamente seduta.

Per le caratteristiche ora sottolineate e per una consonanza stilistica con opere datate 1912, la critica ascrive il dipinto a quell'anno.

E. C.