Afro

Collezione Sprovieri, Roma
Galleria Dante Vecchiato, Padova
Ivi acquistato dall'attuale proprietario

Darmstadt, Kunsthalle; Berlino, Nationalgalerie, Afro, 1969
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Afro, 1969-70
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna; Passariano, Villa Manin, Afro, 1978

C. Brandi, Afro, Roma 1977, pag. 196, n. 218, illustrato
M. Graziani, Catalogo Generale Ragionato, Roma 1997, pag. 252, n. 552, illustrato a colori

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"Il nero è il colore di Afro: nero, al quale si affaccia talvolta, tutto aperto e curioso, un occhio oltremare o che si contrappone, severo, all'improvviso esplodere di gridi rosso sangue oppure s'accoppia felice alle sottigliezze di grigi velati, quasi da trasparenze marine (e allora gli accordi si fanno sommessi quanto gli altri erano violenti e impietosi). Ma il nero sembra condurre sempre quest'orchestra, che con un gesto sicuro porta a salvamento; quanto dire che la grafia - non il grafismo - non rinunzia mai ad avere la sua parte, e una parte capitale, nell'economia del dipinto. Il nero è dunque il tema base, attorno al quale, poi, si dipanano rapide variazioni.
Così, da quando ha sciolto il giuoco degli incastri, da quando, attorno al 1956, ha rinunziato a una composizione statica e, dopo tutto, non priva di dichiarati accenti programmatici, Afro (...) sembra aver finalmente riconosciuto se stesso. Segno e colore: in questo dualismo, in questi termini in apparenza inconciliabili, è il colore che finisce per prevalere. (...)"
(cit. in L. Vitali, Afro, Milano 1968)