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Fiorenzo di Lorenzo Perugia c. 1440-1522/25

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Description

  • Fiorenzo di Lorenzo
  • San Vincenzo Ferrer
  • olio su tavola

Catalogue Note

Le significative affinità stilistiche tra l‘opera di Fiorenzo di Lorenzo e Pietro Vannucci detto il Perugino (1450 ca-1523) hanno indotto alcuni critici a ipotizzare che proprio in Fiorenzo sia identificabile quel pittore di Perugia indicato dal Vasari come maestro del Vannucci. Questa ipotesi tuttavia non ha trovato riscontri e gli studi in tale senso sono ancora aperti (T. Henry, “La formazione di Pietro Perugino”, in Perugino il divin pittore, catalogo della mostra, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria, Milano 2004, p. 74): se infatti una parte della critica rileva l’ influsso che questo pittore esercitò sul più celebre Vannucci, un altro fronte è indotto a ritenere invece che la loro formazione si sia sviluppata in parallelo (F. Todini, La pittura umbra dal Duecento al primo Quattrocento, Milano 1989, tomo I, pp. 67-69, tomo II, pp.478-490) e anzi sia stato il più anziano collega a entrare nell’orbita del grande maestro Perugino (U. Gnoli, Pittori e miniatori nell’Umbria, Spoleto 1923, p. 114; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. Central Italian & North Italian Schools, Londra 1968, vol. I, pp. 134-135, vol. III, figg. da 1066 a 1069). In realtà poco si conosce della formazione e della vita di questo pittore, personalità ritenuta fra le più problematiche del Quattrocento perugino, se non che nacque e visse nel capoluogo umbro, dove risulta documentato tra il 1463  il 1469, che fu eletto Camerlengo dell’arte dei pittori nel 1470 e nel 1500 e Priore della città nel 1472 e che lavorò a molte opere per chiese e palazzi locali. La Galleria Nazionale di Perugia conserva diverse sue opere maggiori, tra cui tre firmate e datate: l’affresco staccato dall’ospedale di Sant’Egidio con la Madonna della Misericordia (1476), il polittico della Madonna e Santi proveniente da Santa Maria Nuova, commissionatogli nel 1472 ed eseguito tra il 1487 e il 1493, e la Nicchia con i SS. Pietro e Paolo, la Vergine col Bambino, già in San Francesco, datato 1487. Pittore versatile e di felice ispirazione, tra gli esponenti della scuola rinascimentale umbra, a Fiorenzo di Lorenzo è riconosciuto il merito di avere introdotto nell’ambiente locale, ancora fortemente permeato di cultura tardogotica, le ultime novità rinascimentali della città medicea. Diverse Madonna col Bambino attribuite al maestro sono conservate nei principali musei internazionli, tra queste si ricordano la Madonna con Bambino e San Gerolamo del Museum of Fine Arts di Boston o la Madonna con Bambino della National Gallery di Londra, che condivide con il nostro San Vincenzo Ferrer le forme armoniose e l’atmosfera morbida, tipica della sua produzione.

Vincenzo Ferrer nacque a Valenza nel 1350 e vestì l'abito religioso nel 1367 prendendo i voti l'anno seguente e dedicando i suoi giorni allo studio, alla preghiera, alla penitenza e alla predicazione. “Sofferente” a causa dei mali che affliggevano la Chiesa che in quegli anni viveva il dramma dello scisma d’occidente, gli apparve il Salvatore che, risanatolo, gli ingiunse di andare a predicare ai popoli il messaggio di Dio. Vincenzo percorse a piedi la Francia, la Spagna e l’Italia. La sua parola fu sostenuta da numerosi miracoli, nel processo di canonizzazione ne furono autenticati 873, che fecero di lui un apostolo molto amato dalle genti. Proclamato santo da Papa Callisto III nel 1455, la sua devozione rimase viva nei secoli. Nella prima metà dell’Ottocento un’epidemia di colera colpì Napoli e il popolo chiese l'intercessione di S. Vincenzo Ferrer. L'epidemia cessò in poco tempo e da allora il Santo fu annoverato fra i compatroni della città.

Si ringrazia il Professor Andrea De Marchi per aver proposto l'attribuzione della tavola a Fiorenzo di Lorenzo.