MARIO SCHIFANO | Cultura

Galleria Mazzoli, Modena
Ivi acquistato dall'attuale proprietario

Modena, Galleria d'Arte Emilio Mazzoli, Mario Schifano. Estroverso, 1991, p. 106
Roma, Galleria d'Arte Moderna, Milano, Fondazione Stelline e Accademia di Brera, Schifano 1934/1998, 2008-09, p. 217, illustrato

"(...) Quando aveva delle idee vederlo lavorare era come sentire un concerto, veder dirigere un'orchestra, acqua fresca che sgorga da una sorgente, era una cosa... Per esempio come sceglieva i colori, un'operazione difficilissima. Era una specie di danza, si estraniava dal mondo con questi barattoli e le tele per terra, cantava nenie nordafricane, forse ricordi d'infanzia, di quando era in Libia con il papà, e faceva quadri incredibili."
Emilio Mazzoli, in Luca Ronchi, Mario Schifano Una biografia, p. 254

"(...) When he had ideas, to see him working was like hearing a concert, watching an orchestra, fresh water flowing from a spring, it was a thing ... For example, how he chose colors, a very difficult task. It was a kind of dance, he estranged himself from the world with these jars and canvases on the floor, sang North African songs, perhaps childhood memories of when he was in Libya with his father, and he made incredible paintings."

Opera registrata presso l'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 02912190126
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma