Lot 14
  • 14

Alighiero Boetti

Estimate
250,000 - 350,000 EUR
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Description

  • Alighiero Boetti
  • Senza titolo (Nero su bianco e bianco su nero, Tra orizzontale e verticale, Cinque x cinque venticinque...)
  • firmato sul risvolto
  • ricamo su tela
  • cm 118x108
  • Eseguito nel 1988

Provenance

Collezione privata, Germania, acquistato direttamente dall'artista nel 1991
Collezione privata
Asta Christie's Londra, Post War and Contemporary, 6 febbraio 2003
Ivi acquistato dall'attuale proprietario

Catalogue Note

Traduzione del testo farsi: Alighiero e Boetti e i suoi collaboratori afgani si incontrarono nella bellissima città di Peshawar e chiamarono questa sera la Sera della Memoria. C'era la luna piena. La luce della luna era bella ed incatevole come come una bella sposa truccata.

Translation of Farsi text: Alighiero e Boetti and his Afghan employees met in the beautiful city of Peshawar and called this evening the Memorial Evening. There was a full moon. The moonlight was as beautiful and enchanting as a beautiful bride with make-up.


“Arazzo come doppio tessuto. Trama di Alighiero sull’ordito di Boetti. Sovrapposizione esatta di scrittura e disegno. Idea e realizzazione. Arte e vita. Un’immagine contemporanea. Un’opera di ricamo con l’affascinante energia della strada, i colori accesi della pubblicità, la sinteticità di un mosaico digitale che costituisce un’inconfondibile cifra d’artista e che, oltre ad aver dissipato ogni residua resistenza o preconcetto verso le interazioni del linguaggio in arte, ha certamente ispirato generazioni più giovani. Preconizzando l’identità di molte opere di oggi. L’arazzo di Alighiero e Boetti ha certamente divulgato un’inedita e accattivante coniugazione di high & low, di concetto e di tecnica. Un’articolazione e proliferazione giocosa, chiassosa, spettacolare di scelte trasgressive e pratiche tradizionali. Intarsio di memoria tecnica e innovazioni estetiche. Combinatoria preziosamente e allegramente cangiante di simboli e significati, numeri e parole, luoghi della geografia e griglie geometriche. Concorso di ordine e disordine, mano destra e mano sinistra. È un’opera sui generis, che inizialmente si configura come una lista di istruzioni, di variabili esattamente predefinite e impartite dall’artista. La “ricetta” scritta da Alighiero viaggia tra Roma e Kabul, passaggio successivamente nelle abili mani di un gruppo di ricamatrici afgane, che hanno quindi il fondamentale compito di configurare l’opera di Boetti, di visualizzare, dedurre un disegno. Difficile immaginare gli esiti a priori. Nell’opera di Alighiero e Boetti il caso gioca un ruolo fondamentale, almeno quanto il passaggio di mani, la traduzione visuale, materiale di un concetto. Spesso le conseguenze sono assolutamente felici. Altre volte invece può generarsi l’errore, un risultato finale, una combinatoria cromatica in cui l’artista si riconosce. Del resto e non dimeno, la distanza geografica finisce peculiarmente per regalare all’opera una sua totale indipendenza dall’artista. E viceversa offre all’artista il piacere della sorpresa, della riappropriazione improvvisa e inaspettata di opere dimenticate. L’arrivo di arazzi lungamente in viaggio da Peshawar a Roma ha allietato e reso speciali negli anni tante giornate qualsiasi. Celati all’interno di enormi plichi postali, così i ricami di Boetti hanno suonato alla porta di Alighiero, ricongiungendosi in fine con il loro luogo di origine.”

Mariuccia Casadio

[ALIGHIERO BOETTI, QUASI TUTTO, Bergamo 2004)

 

"Tapestry like double weave. Alighiero’s woof on Boetti’s warp. Exact superimposition of writing and drawing. Idea and execution. Art and life. A contemporary image. A work of embroidery with the captivating energy of the road, the bright colors of advertising, the conciseness of a digital mosaic that represent an unequivocal artist’s mark and, in addition to having dissipated all residual  resistance or preconceptions towards the interactions of language in art, has inspired the younger generations. Predicting the identity of many today’s works. The tapestry by Alighiero e Boetti certainly divulged  an original and intriguing combination of high & low, concept and technique. A playful, rowdy, spectacular articulation and proliferation of transgressive choices and traditional practices. Inlay of memory, technique and aesthetic innovations. Preciously and cheerfully changing combination of symbols and meanings, numbers and words, geographical places and geometric grids. Competition between order and disorder, right hand and left hand. It is an original work initially configured like a list of instructions, of variables that are exactly predefined and given by the artist. The "recipe" written by Alighiero travels between Rome and Kabul, then passing through the able hands of a group of Afghan embroiderers, who thus have  the fundamental task of configuring Boetti’s work, visualizing and deducing a drawing. It’s difficult to imagine the outcome a priori. In the work of Alighiero and Boetti, chance plays a fundamental role, at least the passage of hands, the visual and material translation of a concept. Often the consequences are absolutely successful. Other times what can be generated is an error, a final result, a chromatic combination inconsistent with the artist. In any event and no less, the geographic distance peculiarly ends up rendering the work totally independent from the artist. And vice-versa, it offers the artist the pleasure of surprise, of sudden and unexpected re-appropriation of forgotten works. The arrival of tapestries after their long journey from Peshawar to Rome enlivened and rendered special many ordinary days over the years. Hidden inside enormous postal packages, Boetti’s embroideries knocked on Alighiero’s door, finally returning to their place of origin.”