Piero Manzoni

Galleria Il Cenobio, Milano
Collezione privata, Milano
Ivi acquisito dall’attuale proprietario nel 1966

Milano, Galleria Il Cenobio, Opere inedite, 1966
Barcellona, Museu d’Art Contemporani, Camps de Forces un Assaig sobre el kinètic, 2000, pag. 88 e 324, illustrato
Londra, Hayward Gallery, Force fields phases of the kinetic, 2000, pag. 88 e 324, illustrato
Lecce, Museo Provinciale Sigismondo Castraomediano, Da de Chirico a Warhol, Viaggio nel ‘900 con Dino Buzzati, 2006-07, illustrato
Rieti, Fondazione Varrone Palazzo Petenziani, Da de Chirico a Warhol, Viaggio nel ‘900 tra deserti e selve, 2007, illustrato
Teramo, Museo Civico-Pinacoteca, Tra figura e segno, da de Chirico a Fontana, 2009, illustrato
Trieste, Scuderie del Castello di Miramare, 150 anni d'arte da Fattori a Fontana, 2011, pag. 151, illustrato a colori a piena pagina

G. Celant, Catalogo generale, Milano 2004, vol. II, n. 1123, pag. 559, illustrato

This work is in very good condition. There are scattered traces of dust. Few polystyrene balls have traces of wearing, due probably to the artist's technique. No traces of retouching appear to be visible under UV light. Colours are definitely warmer compared to the catalogue illustration.
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"Il verificarsi di nuove condizioni, il proporsi di nuovi problemi, comportano, colla necessità di nuove soluzioni, nuovi metodi, nuove misure: non ci si stacca dalla terra correndo o saltando; occorrono le ali; le modificazioni non bastano: la trasformazione dev'essere integrale.
Per questo io non riesco a capire i pittori che, pur dicendosi interessati ai problemi moderni, si pongono a tutt'oggi di fronte al quadro come se questo fosse una superficie da riempire di colori e di forme, secondo un gusto più o meno apprezzabile, più o meno orecchiato (...): una superficie di illimitate possibilità è ora ridotta ad una specie di recipiente in cui sono forzati e compressi colori innaturali, significati artificiali. Perchè invece non vuotare questo recipiente? Perchè non liberare questa superficie? Perchè non cercare di scoprire il significato illimitato di uno spazio totale, di una luce pura ed assoluta? (...) due colori o due tonalità dello stesso colore sono già un rapporto estraneo al significato della superficie, unica, illimitata, assolutamente dinamica: l'infinibilità è rigorosamente monocroma, o meglio ancora di nessun colore (...)."
(cit. Piero Manzoni, Libera dimensione, in "Azimuth", n. 2, gennaio 1960)