Lot 1
  • 1

Liberale da Verona

Estimate
40,000 - 60,000 EUR
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bidding is closed

Description

  • Liberale da Verona
  • Madonna che abbraccia il Bambino e due angeli
  • olio su tavola

Provenance

Firenze, Collezione Soldi;
Collezione privata.

Literature

C. Dal Bravo, Liberale da Verona, Firenze 1967, n. 184, tav. CXCIII.

Condition

The catalogue illustration is faithful to the paintings.The wooden support shows some vertical cracks, however, consolidated and stabilized by a “parchettatura” on its back. The parchettatura does not allow the observer to understand whether the panel is formed by a single or multiple tables vertically jointed, as they seem, however, by the slight vertical fractures visible. The observation with the naked eye reveals a dirty surface and cracked, but without significant lifting of colour except in small localized areas on the face of the Virgin and Child precisely coinciding with a crack that runs vertically along the entire length of the panel. Additional vertical cracks stabilized (all readable from photo) are visible between the angel on the left and the Virgin's mantle and running from the Virgin’s aureola to the marble threshold; others cracks are in the center top coinciding with the Virgin's head, and then right along the outer profile of the second angel. All these cracks are slightly visible from the catalogue illustration and do not affect the overall enjoyment of the work. A paint loss can be found in the lower left margin, coinciding with a further small horizontal fracture. Some minor restoration can be seen by the naked eye on the Virgin fingers and on the body and face of the baby child. UV analysis report the presence of a thick oxidized varnish and reveals further retouching located on the Virgin's mantle and gold trim, however, confirms the general good state of preservation bearing in mind the age of the painting.The framework is offered in an elegant frame “a tabernacolo" carved and gilded in style. L'immagine in catalogo è fedele all'originale. La superficie pittorica è stesa su di un supporto ligneo che mostra alcune spaccature in verticale, tuttavia consolidate e stabilizzate da un intervento di parchettatura sul retro. Tale parchettatura non consente di osservare se il supporto sia formato da un'unica tavola, o da più tavole verticali giuntate, come sembrano tuttavia denunciare le leggere fratture verticali che si osservano al di sotto della superficie pittorica.L'osservazione ad occhio nudo rivela una superficie sporca e screpolata, ma senza rilevanti sollevamenti di colore se non in piccole zone localizzate sul volto della Vergine e del Bambino in coincidenza appunto di una spaccatura che corre in verticale lungo tutta la lunghezza della tavola. Ulteriori spaccature verticali stabilizzate al retro dall'intervento di restauro (tutte leggibili anche da foto) si osservano fra l'angelo a sinistra e il manto della Vergine; all'altezza dell'aureola della Vergine e per tutta la lunghezza, fino alla soglia marmorea; in alto al centro in coincidenza con la testa della Vergine; e infine a destra, lungo il profilo esterno del secondo angelo e per tutta la lunghezza (quest'ultima non visibile da foto), che non inficiano tuttavia la generale godibilità dell'opera. Una caduta localizzata si osserva in basso al margine sinistro, in coincidenza di un'ulteriore piccola frattura orizzontale. Alcuni piccoli interventi di restauro si osservano ad occhio nudo nelle dita della Vergine e nel corpo e volto del Bambino, mentre l'analisi all'UV denuncia la presenza di una spessa vernice ossidata e rivela ulteriori ritocchi localizzati sul manto della Vergine e nei passaggi dorati, confermando tuttavia il generale discreto stato di conservazione, anche tenendo presente l'alta epoca della tavola. Il quadro è offerto all'interno di un'elegante cornice "a tabernacolo" intagliata e dorata, in stile.
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Catalogue Note

Fantasioso miniatore, Liberale ricevette una prima formazione a Verona, dove lo troviamo attivo già nel 1465, presso il convento olivetano di Santa Maria in Organo. Un anno dopo l'artista si trasferisce a Siena, dove riceve incarichi per il convento di Monte Oliveto Maggiore e, soprattutto, per l'Opera del Duomo, su commissione del cardinal Francesco Piccolomini. Dal 1470 diviene fondamentale la collaborazione con Girolamo da Cremona, pittore e miniatore, in un rapporto di così stretta vicinanza stilistica da rendere assai difficile l'esegesi critica di molte opere del periodo.
Tornato in patria negli anni ottanta, dopo lunghe peregrinazioni nell'Italia Centrale, Liberale si dedicò con maggior continuità alla pittura, coadiuvato dalla bottega, realizzando dipinti di medio e piccolo formato destinati alla devozione privata e affreschi nelle chiese cittadine (Cappella de' Buonaveri in Sant'Anastasia, 1490). Le asprezze stilistiche dei codici miniati vengono stemperate da una nuova dolcezza di segno, in un rinnovato dialogo con il caldo luminismo dell'arte veneta. Le suggestioni della pittura ferrarese e della tradizione padovana tardo-gotica, declinati in una chiave espressionistica ancora presente nei primi dipinti -si pensi all'emozionale Pietà  dell'Alte Pinakothek di Monaco- lasciano così il posto ad un sentimentalismo tenero, raddolcito. Lo stesso che si ritrova anche nell'opera qui offerta, nell'abbraccio della Vergine con il Bambino, soluzione più volte ripetuta, in reverse (opera già a Berlino, collezione Schweitzer) o con numerose varianti, a conferma della fortuna incontrata dalla delicata composizione, qui arricchita dalle figure dei due angeli cantori, sullo sfondo.