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Guido Reni
Description
- Vergine in preghiera
- olio su tela
Provenance
Condition
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Catalogue Note
Sconosciuto alla critica artistica sino al 2006, il dipinto è stato indipendentemente riconosciuto a Guido Reni dagli accademici Andrea Emiliani, Erich Schleier, Denis Mahon, Mina Gregori e Nicholas Turner, le cui expertise accompagnano il quadro.
La tela è accostabile a un'altra versione della Vergine in contemplazione appartenente alla collezione del Granduca di Toscana nel XVIII secolo, oggi parte di una collezione privata di Roma, pubblicata da D. Stephen Pepper nella monografia sul pittore bolognese (vedi Guido Reni. L'opera completa, Novara 1988, p.300, n. 187, tav. 174). Grazie a un'analisi delle lievi varianti che distinguono i due dipinti, quali l'inclinazione del capo, la posizione delle mani e l'ampiezza del manto, gli studiosi confermano per quest'opera la piena attribuzione a Guido Reni, assegnandola alla sua maniera tarda. Andrea Emiliani propone in particolare una datazione agli anni dopo il 1635, quando l'opera di Reni "piega [...] verso una pittura più abbreviata e sognante". La produzione matura dell'artista, infatti, insegue una pittura più sciolta giocata su poche tonalità di notevole espressività e limpidezza, incarnando in questa tela in particolare la bellezza e la purezza ideale della madonna orante.
Il dipinto è accompagnato da licenza di temporanea importazione artistica del 2 dicembre 2009.