Lot 175
  • 175

Aritmetica di Treviso.

Estimate
50,000 - 70,000 EUR
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Description

  • Larte de labbacho. (Treviso): [Gerardus de Lisa o Michael Manzolus], (10 dicembre 1478)
4to (167x117 mm), prima edizione, 62 carte, 31 linee, carattere romano, grafici nel testo, antiche annotazioni e calcoli su alcune delle carte di testo, al verso dell'ultima e sulle carte di guardia, cartone coevo con titolo Aritmetica e iniziali ZB manoscritti al piatto anteriore, sull'ultima carta di guardia antica dedica: Al M. Sig. et mio Pronoss.mo / Antonio Franchi Venetiano / Verona. Strappo lungo il margine interno bianco della prima (con perdita di una lettera) e della seconda carta, le carte 1-2 e 7-8 incollate lungo il margine interno ad una brachetta, aloni di umidità ai margini interni, fascicoli allentati, macchie e difetti, legatura macchiata, dorso danneggiato.
Goff A-1141; HC 1863; IGI 906; Riccardi I,1.1; Klebs 115.1; Smith(RaraAr) p.3; IJL2 38; Rhodes(Treviso) 25; Walsh 3298; Oates 2456; GW 2674

Condition

Ancient hand-written notes and numbers on some of the text leaves, on the verso of the last leave and on the fly-leaves. Tear along inner blank margin of the first leave with loss of one letter and on the inner blank margin of the second leave without loss. leaves 1-2 and 7-8 glued along inner margin to a paper band, water staining along inner margins, gatherings loosened, stains and defects, binding stained, spine damaged.
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Catalogue Note

"Nel 1478 vide la luce a Treviso il primo libro di matematica a stampa pubblicato al mondo, Larte de labbacho, un manuale anonimo noto come l'Aritmetica di Treviso [...]. Se Larte de labbacho è ormai universalmente considerato il primo di libro di matematica stampato, qualche discordanza emerge per quanto riguarda lo stampatore, che secondo alcuni sarebbe il fiammingo Gerardo da Lisa [...], secondo altri Michele Manzolo, detto Manzolino [...]". Si tratta di un manuale dedicato "a ciascheduno che vuole usare larte de la merchadantia chiamata vulgarmente larte de labbacho" con chiara impostazione didattica, corredato da numerosi esempi calibrati per difficoltà.
"Il valore de Larte de labbacho non può e non deve essere ricercato nell'importanza o nell'originalità dei procedimenti presentati; il manuale trevigiano (al pari della Summa pacioliana) non si discosta infatti dal genere magistralmente tracciato, quasi tre secoli prima, dal Liber Abaci, ma indubbiamente non è caratterizzato dalla ricchezza e dalla preziosità concettuale del capolavoro di Fibonacci. L'interesse de Larte de labbacho per la storia della cultura si mantiene però notevole: esso è segnatamente riferito alle nuove possibilità di divulgazione derivanti, anche per l'aritmetica, dall'introduzione della stampa a caratteri mobili. Nel manuale trevigiano è riportato un ampio spaccato della cultura matematica "pratica" medievale che, proprio grazie alla stampa, può raggiungere un numero sempre più elevato di lettori e di utilizzatori. Dopo la pubblicazione de Larte de labbacho, altri manuali di aritmetica pratica furono stampati in varie località europee: nel 1483, a Bamberg (Baviera) venne stampato un manuale dovuto ad Ulrico Wagner; nello stesso anno fu pubblicato a Padova l'Algorismi tractatus di Prosdocimo Beldomandi, e l'anno seguente un manuale di Pietro Borghi venne stampato a Venezia".
G.T. Bagni, Larte de labbacho (l'Aritmetica di Treviso, 1478) e la matematica medievale, in "Seminari dell'Umanesimo Latino", 2001-2002
Pur essendo di estrema rarità, esistono 6 copie di questo incunabolo nelle biblioteche italiane (Bergamo, Bologna, Milano, Palermo, Treviso, Verona) e altri esemplari registrati in Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone.